mercoledì 27 Novembre 2024

Con ActionAid per promuovere il diritto al gioco, il diritto più prezioso che c’è

children and playSempre ed in ogni luogo i bambini hanno giocato: ce lo testimoniano reperti archeologici ed iconografici, poi quadri, illustrazioni, foto di famiglia e di repertorio, scritti e narrazioni orali, nonché l’ abilità manuale di anziani capaci di ricostruire oggi, con stoffe e legnetti, lana e cartone, filo e rocchetti, i giocattoli della propria infanzia.

L’ umanità bambina giocava e gioca, per sperimentare gli elementi, mettersi alla prova, imitare, creare, divertirsi, intrecciare relazioni, utilizzando in genere, ieri, ciò che la natura metteva a disposizione, oggi, per i più fortunati, quanto proposto in vendita in spazi dedicati.

parco giochi italia bambiniSempre il giocare è stato cibo per l’ anima, soprattutto nei periodi più bui anche della storia recente, quando una palla di stracci, una bambolina di pezza o un carrettino artigianale riuscivano a rendere meno cupe ansie e paure.

I giochi infantili della mia generazione, tramandati dal passato, permettevano a noi bambini di trascorrere ore ed ore con bambole e piattini, con corse sfrenate, trattori e palloni, ma soprattutto di usare il corpo e tutti i sensi, voce, tatto, udito, stimolandoli all’ attenzione, alla concentrazione, alla risposta pronta.

bambini parco giochiIl girotondo, la battaglia di Magenta, nascondino, i quattro cantoni, la settimana, palla prigioniera, per citarne alcuni, costavano o nulla od il prezzo di un gessetto per tracciare linee e confini ed erano per tutti, con un’ unica discriminante: l’ età.

Corpo, sensi, materiali poveri sono ancora  gli ingredienti dei giochi praticati dai bambini di tante aree sofferenti del nostro mondo, luoghi dove ai bambini non è dato di vivere un’ infanzia serena, dove miseria, sfruttamento del loro lavoro, carenze alimentari, bassa scolarità, emergenze sanitarie precludono ai più l’ accesso ai diritti fondamentali di ogni bambino.

gioco-bambini-mondoEppure i bambini, nonostante tutto e tutti, giocano come possono, quando possono, con quel che possono, quasi a voler affermare ad un mondo distratto il loro diritto ad essere pienamente bambini.

Giocano a calcio i bambini delle favelas brasiliane, giocano con rudimentali birilli i bimbi guatemaltechi, a nascondino gli Etiopi, a gatto e topo i Boliviani, per citare solo alcuni esempi di giochi di strada di bambini che vivono in zone contraddistinte da estrema povertà.

parco-giochi-bambiniSul sito di Action Aid trovate una bella infografica dedicata ai giochi dei bambini nel mondo, un’iniziativa che vuole aiutare a diffondere nel mondo il diritto al gioco: il diritto più prezioso che c’è.

Questo il link.

Un diritto basilare, eppure vi sono ancora tanti, troppi bambini cui è negato il tempo per giocare. A tuttiquesti bambini dovremmo più intensamente rivolgere i nostri pensieri, lasciarci coinvolgere dalle loro storie, per ragionare su strategie e soluzioni ai loro problemi, per garantire loro, insieme ai più elementari diritti, anche quello al gioco il più possibile spensierato, insieme ai loro amici, in sfide gioiose, non per la sopravvivenza, ma per una felice costruzione di sé.

 

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