Credo che non esista persona che non si sia messa, almeno per un’ora, a giocare con quei mattoncini colorati, seguendo le istruzioni per costruire oggetti o personaggi o, ancora meglio, per assecondare la propria fantasia e creare qualcosa diimmaginario..
Non esiste bambino a cui non piaccia giocare con i Lego e che, mattoncino dopo mattoncino, si inventi torri e castelli, piattaforme e casette, aerei e navi spaziali, per volare in un mondo magico fatto di colori ed incastri.
I Lego insegnano, a modo loro, che tutto è possibile, basta immaginarlo e volerlo davvero , un insegnamento che si apprende da bambini e si porta dietro tutta la vita.
La mostra dei Lego a Milano rappresenta in pieno questo concetto..
L’artista, Nathan Sawaya, con un’ incredibile immaginazione, volontà, tecnica, studio e pazienza, ha ricreato un mondo utilizzando oltre un milione di mattoncini.
Ed i bambini (ma non solo), davanti a questo spettacolo, rimangono incantati!
Da realizzazioni apparentemente “più semplici” o comunque contenute, fino a rappresentazioni incredibili, tra colore e allegria, i bambini gireranno le sale della mostra increduli e sognanti, avvicinandosi all’arte attraverso il gioco che conoscono da sempre.
L’artista con i Lego ha ricreato opere d’arte ( tra cui la Gioconda, il David di Michelangelo, la Venere di Milo, l’Urlo di Munch, il bacio di Klimt, il Partenone..),
ma anche enormi sagome, prima fra tutte quella che ha voluto dedicare ai suoi piccoli visitatori: un T-Rex lungo 6 metri e costruito con oltre 80.000 mattoncini.
E poi Micky Mouse, l’ombrello di Mary Poppins, elementi di immagini estrapolate da foto e ricostruite con i Lego..
Nuvole, binari, animali, tutto si può costruire, dunque, con questi mattoncini.
E tutto si può fare, con volontà e immaginazione..
“I sogni si realizzano…un mattoncino alla volta!” Nathan Sawaya
La mostra dei Lego a Milano è in programma fino al 29 Gennaio alla Fabbrica del Vapore; qui il sito dedicato con orari e costi.
Da non perdere, e ad ogni età.