Raggiungibile anche con voli low cost, clima primaverile quando invece in Italia si gela, nessuna vaccinazione richiesta e soprattutto una città caratterizzata da un fascino incredibile, che ti avvolge e ti conquista:
questa è Marrakech e noi l’abbiamo visitata con il nostro piccolo di un anno.
Non abbiamo trovato nessun parco giochi vero e proprio ma la splendida piazza principale della città, Jemaa el-Fna, è un teatro a cielo aperto capace di catturare anche i più piccoli..
Qui i bambini corrono liberi, guardano con stupore lo spettacolo offerto da acrobati, cantastorie, giocolieri e incantatori di serpenti, tirano i vestiti dei genitori per andare alla ricerca dei cavalli che conducono i calessi ai bordi della piazza ed è impossibile non regalare loro un giro in carrozza.
Marrakech è colore: il colore delle spezie, delle stoffe, dei tappeti.. E’ musica, quella musica che si sente ovunque, nelle terrazze dei bar che affacciano sulla splendida piazza e camminando tra le bancarelle dei mercati che si snodano nel centro storico della città.
La città ha anche bellissimi angoli verdi dove i bambini possono giocare e i genitori rilassarsi su panchine godendosi il sole che qui è sempre presente. Molti vicinissimi al centro storico. Dietro alla splendida moschea Koutoubia, l’edificio più antico di Marrakech, ci sono i Menara Gardens (Giardini di Menara), un luogo verde dove i bambini salgono e scendono gradoni, giocano intorno al bacino idrico alimentato dalle vicini montagne, corrono nei viali e si nascondo tra gli ulivi che caratterizzano questo parco, un luogo da segnare per chi visita Marrakech con bambini. E in questi giardini, per regalare ai bambini un’esperienza in più, si può decidere di fare un giro sul dorso di un dromedario.
Altro giardino da segnare i Jardine Majorelle. Qui i bambini saranno attratti dalle tante piante esotiche che popolano il giardino, piante provenienti da tutto il mondo, tra cui scorrono piccoli ruscelli e viali ombreggiati.
Anche in questo parco non manca il colore, un colore che non passa inosservato e che caratterizza il perimetro del parco e le pareti della villa costruita al suo interno.
Un blu acceso e vivace questo “blue majorelle” che contrasta quasi con la calma che regnaa in questo luogo.
Da visitare anche il Palais de Bahia, un palazzo voluto dal gran visir per la sua concubina più bella, di cui oggi rimane solo il suggestivo edificio, con un caratteristico patio dove i bambini possono un po’ giocare durante la visita al palazzo.
Infine immancabile l’Hammam.
Mentre il papà si occupava del piccolo io mi sono dedicata questa esperienza che consiglio a tutti di fare.
Di hammam ce ne sono tanti, praticamente in ogni quartiere e sono tante le strutture private che lo hanno all’interno.
Io ho visitato uno di quelli pubblici ed è un’esperienza che spero di rifare magari con i miei figli più grandi, dato che erano tante le mamme con figli al seguito all’interno di questi luoghi.
Alcuni consigli pratici per visitare Marrakech con bambini:
meglio non girare con un passeggino soprattutto nei souq, stretti e affollati. Attrezzarsi quindi con fasce porta bebè o zaini se i bimbi sono piccoli (oppure, come abbiamo fatto noi, unpo’ a piedi un po’ sulle spalle del papà).
Il cibo è ottimo ma tante riad se lo chiedete vi permettono anche di usare la cucina per cuocere un piatto di pasta qualora i bimbi facessero fatica a mangiare.
Attenzione al clima: noi siamo stati a dicembre e il clima era mite, molto piacevole. In estate con bambini lo eviterei.