Vacanza con bambini in Sardegna fuori stagione

Mary Franzoni 21 Ottobre 2016 Viaggiare e giocare 1 commento

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Se pensi alla Sardegna pensi alle sue splendide spiagge e ad un mare cristallino dove tuffarsi e restare per ore.

L’estate, si sa, è la stagione in cui le suggestive località della costa sarda sono letteralmente prese d’ assalto dai turisti, ma è nei mesi precedenti e successivi che la Sardegna riesce ad esprimere il meglio della sua ricchezza paesaggistica, artistica e culturale.

E qui un libro non conterrebbe tutte le citazioni possibili.

E’ sufficiente recarsi sull’ isola fuori stagione e capire quanto la Sardegna sia tanto altro oltre al mare.

Cosa fare in Sardegna in inverno

Alghero è il luogo che ci accoglie sempre, città dal centro storico intrigante, ricco di atmosfere catalane, con i suoi negozietti tipici, viuzze che si aprono in piccole piazze e da cui sbucano campanili, i ristoranti sui bastioni (in inverno nel weekend sono poche le attività aperte, ma tra porto e bastioni qualche ristorante aperto c’è e l’atmosfera è bellissima).

Ad Alghero è bello passeggiare lungo i bastioni e per i bambini sarà sempre un piacevole gioco, vuoi ad avvistare pirati che sbucano magari dal promontorio di Capo Caccia, vuoi a fingersi capaci di azionare catapulte o a salire su cannoni e torri d’ avvistamento, mentre i genitori ammirano paesaggi sempre diversi a seconda dell’ orario, del vento, delle nubi, del sole..

Da Alghero si possono raggiungere facilmente Bosa e Castelsardo in circa un’ora d’auto: le salite al castello di Bosa ed alla parte alta di Castelsardo sono vissute dai bambini come un’ emozionante esperienza attraverso vicoli scoscesi che ti conducono alla meta, il castello.

E dopo la visita al borgo, ecco il miglior parco giochi di sempre, la spiaggia, là sotto, pronta in ogni stagione ad accogliere i piccoli visitatori.

Da Alghero per arrivare a Castelsardo si potrebbe anche optare per una deviazione verso Stintino: un piccolo borgo di pescatori molto caratteristico e piacevole da visitare. Poi da qui non si piò non salire un poco più verso nord per ammirare la sua spiaggia più bella: la Pelosa. Deserta in questa stagione, lascia senza parole e da sola vale il viaggio.

Un poco di tempo in più in auto ed eccoci a Santa Teresa di Gallura ed a Palau.

Santa Teresa è splendida.. casette color pastello, una grande piazza dove correre e giocare, il mare all’orizzonte e un delizioso parco giochi proprio alle porte del borgo.

Colorato, vario, accogliente.. tra reti dove arrampicarsi e scivoli dove tuffarsi , qui i bambini giocheranno per ore.

Anche a Palau il parco giochi non manca ed è veramente accogliente. Si trova alle spalle del porticciolo turistico, in area pedonale, perfetto per fare giocare i bambini prima o dopo la visita al paese o il viaggio in traghetto per raggiungere una delle splendide isole dell’ arcipelago.

Quest’ anno ci siamo spinti un po’ più in là, fino alla penisola del Sinis ed il viaggio in auto è stato ripagato.

A San Giovanni in Sinis, dopo una visita all’ antichissima chiesa del villaggio, ad attenderci in piazza un trenino bianco ed azzurro! Cosa avremmo visto poco interessava ai bambini, l’ importante era salire su quel trenino! Poi il mare a destra ed a sinistra, i resti di Tharros (i bambini sapevano che fu fondata quasi tremila anni fa da genti provenienti dal mare..), infine la torre aragonese, per i bambini sempre baluardo contro i pirati, l’ aria ancora tiepida nonostante l’ autunno già iniziato, un’ esperienza unica.

Una veloce visita a Cabras al locale Museo, per ammirare alcuni dei Giganti di Monte Prama, ha incuriosito i nostri piccoli accompagnatori, cui non è passata inosservata la ricostruzione di un campo di tophet e lì a far domande..

Nella nostra prossima vacanza con bambini in Sardegna, sicuramente andremo al Nuraghe di Torralba, al pozzo di Santa Cristina e poi chissà dove, perché ovunque in quei luoghi natura ed arte convivono felicemente ed è giusto ed opportuno che ogni scoperta possa essere condivisa con i nostri piccoli e cuorisissimi accompagnatori.

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