L’invito a raccontarmi i playground in giro per il mondo è stato accolto anche nel deserto, o meglio, dalle mamme del deserto che vivono nella moderna Kuwait City: città che sa di nuovo per l’aspetto futuristico dei grattaceli che la identificano, ma che nasconde una storia antica e ricca tradizioni provenienti dal passato.
Una città in crescita anche dal punto di vista turistico, che attrae visitatori desiderosi di vedere questo mix di modernità, storia e bianche spiagge costantemente baciate dal sole.
E se la si visita con bambini al seguito in quali aree potarli a giocare?
Le mamme nel deserto mi raccontano alcuni playgrounds, ottimi consigli da annotare per chi si appresta a visitare quella città.
La Corniche è il lungomare che va dalle Kuwait Towers allo Scientific Center. Una bella camminata dove passeggiare, girare in bici (anche se ufficialmente vietato) e giocare nei diversi parchi giochi. Il tutto ammirando il mare e con vista sulle famose torri.
Nel quartiere di Mishref c’è una bellissima passeggiata che costeggia la strada principale, circondata da verde e piante, una rarità in Kuwait. A metà di questa passeggiata è stato creato un parco giochi con scivoli, altalene e strutture da scalare.
All’interno del souq Mubarakiya, vicino alla zona dove si mangia, sono stati creati due ampi spazi gioco coperti.
Altra utilissima segnalazione arriva da Jamie, che nel suo blog descrive in modo dettagliato molti playgrounds della città (questo il link).
Tra tutti ne emerge uno per originalità, sostenibilità, creatività.
E’ il Yarmouk park, costruito interamente con materiali riciclati: un modo sicuramente semplice e diretto per insegnare ai bambini ad amare l’ambiente che li circonda. Ogni elemento (sedute, vasi con fiori, strutture gioco, monumenti, fontane) è realizzato con materiale dismesso: copertoni, tubi, lattine, bottiglie, cartoni, bulloni, persino tastiere e altri parti di computer scartati per dare vita ad un luogo dove giocare fa rima con imparare, creare e rispettare.