Destinazione Umana è pensare fuori dagli schemi e agire valorizzando le relazioni umane che stanno dentro ogni viaggio, che sia dall’altra parte del mondo, o che sia fuori dalla porta di casa. E’ passione, viaggio, cambiamento, curiosità.
Un piccolo parco giochi può diventare una destinazione umana: giocare è relazionare, scoprire e conoscere. Non servono montagne russe, basta un piccolo playground.
Nel mondo ci sono molti esempi di playground realizzati con materiale di riuso: dal Parc de la Ciutadella a Barcellona al Wikado Playground di Rotterdam.
Qui il bambino, nel cuore di Barcellona, suona con pentole che altrimenti sarebbero state gettate, cucina su pile di bancali, fa costruzioni con vecchie cassette da reinventare (qui altri playground a Barcellona).
In Olanda, invece, cammina e scivola da pale eoliche non più utilizzabili, si nasconde al loro interno, in un playground che tanto racconta del contesto che lo circonda (qui la fonte delle immagini del Wikado playground)
In questo modo, giocando, il bambino impara che ogni cosa può avere una seconda vita, basta usare un po’ di fantasia (e quella ai bambini non manca, va solo “coltivata”).
Senza andare lontano possiamo trovare esempi di playground a dimensione umana tra le montagne del Trentino dove, per esempio nella splendida piana delle Viote, un parco giochi completamente in legno e realizzato con materiali naturali accoglie i piccoli visitatori in una splendida cornice. Un percorso d’acqua attraversa l’area comeunruscello, un percorso geologico per i più grandi insegna la configurazione geologica della piana e solo il rumore dl bosco percorre l’area (qui altri bellissimi parchi giochi in Trentino).
Al parco giochi il bambino conosce, gioca con altri bambini, indipendentemente da lingua, sesso o religione, il gioco è un linguaggio universale.
Ma non solo il bambino, anche l’adulto.. Mentre il bambino gioca, il genitore parla con gli altri genitori, conosce così gente del luogo e continua la scoperta della destinazione ascoltando i racconti dei locali.
E quando il parco giochi non c’è, basta inventarlo.. il bambino gioca ovunque e viaggiare giocando è il viaggio più bello che c’è.
Questi sono solo alcuni dei motivi per cui il parco giochi può essere considerato “destinazione umana”:
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