Parco giochi luogo di incontro, aggregazione e “rinascita”.
Un esempio tangibile di questa affermazione lo troviamo in un paesino vicino a L’Aquila dove, a seguito del terremoto del 2009, studenti ed ex studenti dell’ateneo aquilano desiderosi di contribuire e partecipare al processo di rinascita della città hanno dato vita a VIVIAMOLAq,
un progetto il cui obiettivo è quello di ridare alla popolazione del capoluogo spazi di aggregazione attraverso l’organizzazione di laboratori territoriali di architettura partecipata.
E tra questi un parco giochi, non un semplice parco giochi per i bambini, bensì spazio di aggregazione e socializzazione, per rispondere ad un bisogno comune a bambini, adulti e anziani che, successivamente al terremoto, hanno perduto i luoghi abituali di condivisione e dialogo.
Il Parcobaleno nasce a Santa Ruffina:
l’idea progettuale parte dalla divisione del lotto di intervento in aree tematiche diversificate riguardanti la creatività, lo sport, i giochi tradizionali ed il verde attrezzato, che sono connesse proprio per mezzo del nastro.
Il nastro si piega e modella per individuare gli spazi del progetto:
è la porta d’ingresso del parco giochi, scende per divenire panchina, si torce su se stessa e diventa recinto, cresce per trasformarsi in lavagna, si alza per accogliere il campetto, si piega per formare un portico alla sala polivalente.
Il colore del nastro spicca tra il vuoto antistante alle abitazioni (M.A.P.) e così, tra semplicità, riuso (il parco giochi è realizzato con materiali di esubero dei cantieri aquilani della ricostruzione) e tanta voglia di fare,
il Parcobaleno trasmette gioia, voglia di uscire, ritrovarsi e giocare laddove il senso di solitudine di massa sembrava non trovare più risposta negli spazi pubblici ormai privi di identità, relazioni e storia.
Ne avevo sentito parlare, ma leggerlo qui e vederne le immagini..è un’altra cosa! Bello…anche questo è ricostruzione, voglia di tornare alla normalità.
questa è voglia di fare! e i risultati lo dimostrano. e, oltre alla volontà, si è aggiunta creatività. mix perfetto.
Il bimbo con la cazzuola di plastica è epico.
questo è davvero un luogo speciale.. da copiare e prendere come esempio. semplice ma pensato, cosa purtroppo non scontata.