Oggi andiamo nella bassa Toscana e, per la precisione, nella zona di Sorano, Sovana, Pitigliano in Maremma.
Ci andiamo con Veronica, autrice di un blog dedicato al mondo del biologico: food, ecoturismo, bmbo.. tutto naturalmente bio (VeroBiologico è il suo sito).
Veronica ci racconta la sua vacanza bio, perfetta per chi vuole visitare la bassa Toscana con bambini. Qui nessun parco giochi, ma tra figure mitologiche, percorsi nascosti e la natura che circonda questi luoghi, non è stato difficile trovare occasioni per coinvolgere e far giocare i bimbi al seguito.
Abbiamo alloggiato nelle vicinanze del piccolo borgo di Sorano, nell’agriturismo biologico Sant’Egle.
Le camere sono davvero splendide, tutte personalizzate con dettagli davvero unici. L’agriturismo dispone di un ristorante a menù fisso biologico, un piccolo spaccio di prodotti bio, un orto sinergico, alcune tombe etrusche e una piscina che al momento ospita solo girini. Un ambiente davvero suggestivo e soprattutto rilassante!
A Sorano abbiamo visitato i camminamenti sotterranei della Fortezza e soprattutto le vie cave: chiamate anche “tagliate”, si stratta di un sistema viario creato dagli Etruschi ancora poco conosciuto.
Questi affascinanti percorsi viari, scavati a cielo aperto nelle colline di tufo, non hanno paragoni in altre civiltà del mondo antico. Sono state formulate in merito numerose ipotesi sulla loro reale funzione: canali per convogliare le acque piovane dai pianori alle valli, semplici vie di comunicazione, passaggi strategici studiati contro i nemici, sentieri cerimoniali.. Tutte ipotesi molto affascinanti soprattutto per una bambino di 5 anni come mio figlio che ha giocato a correre e nascondersi negli anfratti della roccia e tra la vegetazione lussureggiante. Percorrere queste vie, immersi in un’ambiente naturale suggestivo e incontaminato, permette di calarsi in un’atmosfera quasi magica. Davvero avvincente è stato anche cercare le piccole nicchie con immagini sacre dipinte chiamate “scacciadiavoli”, che sembra avessero lo scopo di rassicurare i viandanti, ora invece sono stati il nostro divertimento.
Abbiamo poi fatto una tappa a Sovana che si sviluppa intorno alla piazza, detta del Pretorio, dove si affacciano tutti i monumenti più importanti (Palazzo Pretorio, la Loggia del Capitano, l’ex Palazzo Comunale, la Chiesa di Santa Maria Maggiore, il Palazzo Bourbon del Monte e la Chiesa di San Mamiliano). Pur essendo un borgo molto piccolo, è estremamente affascinante soprattutto per la pietra tufacea con cui sono costruite le case che fiancheggiano le strade che conducono al duomo. Il Duomo resta un po’ defilato dal resto del paese ma che è un esempio davvero interessante di transizione dal romanico al gotico.
Divertente è stato cercare le figure mitologiche scolpite nei capiteli e sul bellissimo portale.
Abbiamo dedicato anche un po’ di tempo agli acquisti presso il frantoio di Sovana dove abbiamo trovato un olio extravergine di oliva biologico particolarmente apprezzato da nostro figlio.
Infine, da non perdere il Parco archeologico della città del Tufo di Sorano-Sovana: con un solo biglietto si possono visitare la Necropoli di Sovana, l’insediamento rupestre di Vitozza, il Museo del Medioevo e del Rinascimento presso la Fortezza degli Orsini, comprensivo del camminamento e la Rocca Rupestre di S.Rocco.
Per rilassarci ci siamo concessi una tappa alle terme di Sorano: si tratta di una struttura di piccole dimensioni ma attrezzata con spogliatoi ed una grande piscina di acqua termale.
Successivamente ci siamo spostati a Pitigliano, la città del tufo, in piena campagna maremmana.
Ci avevano consigliato di vederla sia di notte che di giorno perché il colpo d’occhio notturno pare sia impareggiabile. Due stradine principali dividono il paese, quella più bassa attraversa il ghetto ebraico, conservato quasi integramente, mentre l’altra è quella che attraversa la zona più “nuova” su cui si affacciano tante piccole botteghe manifatturiere molto caratteristiche. Di notte, quando Pitigliano è illuminata da una luce color arancio, sembra un presepe, incastonata su uno sperone di tufo e con le case che si confondono con la pietra.
Il centro storico viene chiamato “la piccola Gerusalemme” per la presenza di una sinagoga e di una piccola comunità ebraica. Molto interessante anche l’imponente acquedotto Mediceo che lo attraversa, sovrastandolo.
La nostra vacanza si è conclusa troppo presto ma siamo sicuri che torneremo molto presto a visitare questi luoghi ricchi di storia, natura e cultura. Per i bambini non ci sono veri e propri parchi giochi, ma tante occasioni di scoperta e di gioco perfette per coinvolgere anche i più piccoli nella scoperta di questo bellissimo angolo di Toscana.