Per trascorrere una giornata all’aria aperta abbiamo deciso di salire sull’ appennino reggiano e raggiungere il rifugio Cesare Battisti (1765 m s.l.m.), in località Lama lite nel comune di Ligonchio, nel Parco Nazione dell’appennino Tosco-Emiliano
Esistono svariati percorsi per raggiungere il rifugio, con varie difficoltà e diversi tempi di percorrenza.
Rifugio Battisti in Appennino: come arrivare
Noi abbiamo scelto di partire da Febbio, dove raggiunta la località di Febbio Rescadore si lascia il bar delle piste sulla destra e si prosegue sempre dritto lungo una strada che ben presto diventa sterrata e in dieci minuti porta alla sbarra di Pian Vallese dove si parcheggia.
Se si desidera fare qualche passo in più, si può lasciare l’auto nel parcheggio di Febbio.
Abbiamo portato con noi anche il nostro cane che ha potuto divertirsi in libertà sulle pendici dell’appennino.
Seguire il sentiero nr.615.
Il primo tratto del percorso è piuttosto agevole e si alternano strappi più o meno ripidi a tratti in falsopiano. Si costeggia il torrente dove nelle giornate più calde si può trovare ristoro e frescura dopo un’ora circa di camminata.
Attraversato il torrente inizia la parte più ripida del percorso: si attraversa la valle glaciale del Passone prendendo come riferimento l’evidente croce che si trova sulla cresta, che in alcuni momenti sembrerà sempre più distante.
Arrivati al Passone, seguendo le precise indicazioni che portano verso sud si arriva in pochi minuti a Lama Lite e da qui al Rifugio Battisti.
Dal parcheggio abbiamo impiegato circa due ore, il percorso non è stato nel complesso semplice, ma sicuramente paesaggisticamente molto interessante. Fattibile anche con bambini NON piccoli e abituati a camminare.
Sicuramente consigliato nelle giornate di bel tempo, da evitare dopo piogge intense perché la seconda parte del percorso diventa scivolosa e di difficile percorrenza.
Arrivati al rifugio Battisti abbiamo consumato il nostro meritato pranzo al sacco che avevamo acquistato in uno dei tanti negozi di generi alimentari aperti anche di domenica nei piccoli paesini dell’appennino che abbiamo attraversato per raggiungere Febbio.
Lago della Bargetana
Dopo il pranzo abbiamo deciso di seguire le indicazioni per il lago della Bargetana, prendendo un sentiero che parte proprio da dietro il rifugio.
In circa mezz’ora di agevole camminata abbiamo raggiunto lo spettacolare laghetto posto nella conca del versante Nord del monte Pardo (seconda vetta più alta dell’appennino reggiano con i suoi 2054 m slm), dove papà e figlio non hanno saputo resistere ed hanno fatto un tuffo nell’acqua freschissima.
Abbiamo goduto del piacevole sole sulle rive del laghetto prima di iniziare il nostro rientro e dopo circa un’ora e mezza siamo giunti nuovamente alla nostra auto.
Cos’altro fare in Appennino Emiliano con bambini